Analisi PaySign

Value Investor: Damiano Agnes      

Data  Ticker Mercato Prezzo Market Cap
06/07/2023 PAYS Nasdaq 2,40$ 124M$

 

PaySign in breve

PaySign, Inc. è un fornitore leader di programmi di carte prepagate, offerte complete per l'accessibilità ai pazienti, servizi bancari digitali ed elaborazione integrata dei pagamenti progettati per aziende, consumatori e istituzioni governative. 

PaySign è quotata al Nasdaq, con il ticket PAYS.

Logo Pay Sign

Immagine 1: logo Sciuker Paysign

 Elementi d’interesse di PaySign

Costituita nel 1995 e con sede nel sud del Nevada, PaySign crea soluzioni di pagamento personalizzate e innovative per clienti di tutti i settori, tra cui quello farmaceutico, sanitario, dell'ospitalità e della vendita al dettaglio. 

Utilizzando le soluzioni Paysign, i clienti godono di vantaggi quali minori costi amministrativi, operazioni semplificate, maggiori ricavi, adozione accelerata del prodotto e maggiore fidelizzazione di clienti, dipendenti e partner.

 

 Breve storia di PaySign e del suo business

  • Originariamente costituita in Nevada come GKW, Inc. il 24 agosto 1995, l’odierna PaySign ha cambiato nome in Antek International, Inc. il1° luglio 1996.
  • Due anni più tardi viene approvata la negoziazione delle azioni dell’odierna Paysign sulla OTC Bulletin Board.
  • Il 12 ottobre 2005 la società cambia nome in Tika Corporation.
  • Nel marzo del 2006 viene acquisita 3PEA Technologies, Inc., una società di soluzioni di pagamento, facendola diventare una consociata interamente controllata. Nello stesso mese viene cambiato il nome in Paypad Inc.
  • L'attività di 3PEA Technologies, Inc., sia prima che dopo l'acquisizione, consisteva nello sviluppo di un gateway di pagamento sicuro e di un dispositivo hardware che utilizzava la tecnologia di crittografia e lo scambio sicuro di chiavi per facilitare le transazioni di addebito PIN su Internet.
    • Il prodotto finale era incentrato sullo sviluppo di sistemi proprietari di crittografia con chiavi di sicurezza mediante uso di un terminale di pagamento proprietario chiamato PayPad ®.
    • Gli utenti potevano collegare il dispositivo ai propri computer e utilizzarlo per effettuare acquisti su Internet senza dover fornire la propria carta di credito e altre informazioni personali al venditore.
    • A causa della mancanza di accettazione da parte del mercato di questo concetto, alla fine la società decide di accantonare il prodotto e rivalutare la tecnologia per un potenziale utilizzo in futuro.
    • Viene quindi implementata successivamente una piattaforma di pagamento sviluppata per supportare le carte di debito prepagate, che è tutt’ora la principale attuale attività.
  • Qualche mese dopo, ad ottobre, viene cambiato il nostro nome in 3PEA International, Inc.
  • Nel 2007 viene acquisito il controllo di WowTechnologies, Inc., una società di soluzioni di pagamento con un'elaborazione proprietaria delle carte piattaforma, in un accordo di scambio di azioni in base al quale Wow Technologies, Inc. è diventata una consociata di maggioranza.
  • Nel 2019 PaySign adotta la denominazione attuale.

Nei primi anni di attività, PaySign si è concentrata principalmente sulla fornitura di carte prepagate di assistenza co-pay all'industria farmaceutica.

Nel 2011, PaySign ha iniziato a commercializzare una soluzione di pagamento basato su carta prepagata per incentivi aziendali destinata al settore della donazione di plasma.

Più di recente, dopo aver costruito l'infrastruttura necessaria e aggiunto il personale essenziale, PaySign si è concentrata sui programmi di erogazione, incentivi aziendali e programmi di carte spese, nonché sul retargeting dell'industria farmaceutica con assistenza co-pay, acquisto e fatturazione e altri programmi prepagati progettati per massimizzare l'arruolamento, l'adesione e la fidelizzazione dei pazienti.

Nel 2022 è stata ulteriormente ampliata l’offerta di prodotti di PatSign in carte buste paga, carte per pagamenti al dettaglio e distribuzione di carte regalo.

In futuro, PaySign prevede di espandere ulteriormente i prodotti in altre offerte di carte prepagate come carte di viaggio e carte di rimborso spese.

Le carte sono sponsorizzate dai partner bancari di emissione.

 

Maggiori azionisti di PaySign

I maggiori azionisti di PaySign sono i due co-fondatori di 3Pea, l’attuale CEO Mr. Newcomer e Mr.Spence, quest’ultimo membro del CdA.

Entrambi hanno circa 9M di azioni a testa, che insieme rappresentano il 34% del totale.

Il restante 66% del flottante è suddiviso tra istituzionali (circa il 35%) e i privati per il restante 31% circa.

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Immagine 2: principali investitori istituzionali in Paysign

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Immagine 3: principali posizioni detenute dagli insiders  in Paysign  (fonte Yahoo finance)

 

Management apicale di PaySign

  • CEOMark Newcomer è il volto, la voce e la spina dorsale di PaySign dal 2006. Per quasi 20 anni, Newcomer è stato anche presidente e CEO di 3PEA Technologies, Inc. (una consociata di Paysign Inc.), la società di soluzioni di pagamento che ha co-fondato nel 2001. Oggi, Newcomer continua a guidare con competenza la crescita di PaySign attraverso investimenti tecnologici, acquisizioni, nuove linee di prodotti e partnership strategiche. Newcoer ha frequentato Cal-Poly San Luis Obispo dove si è laureato in Bioscienze.

 

  • Presidente e COO - Matt Lanford è entrato a far parte di Paysign nel 2019. Lanford ha più di 30 anni di esperienza nel settore dei pagamenti. Prima di entrare in PaySign, è stato SVP/GM della divisione servizi finanziari di InComm, società attiva nell’offerta a molti dei più grandi rivenditori del mondo di soluzioni di pagamento innovative omnicanale che vanno dai prodotti di carte prepagate all'elaborazione dei pagamenti in switch. In precedenza, Lanford ha ricoperto diversi ruoli presso Mastercard sia nella gestione del prodotto che nello sviluppo della strategia. I suoi ruoli con Mastercard includono il servizio con le relazioni con gli investitori, il Global Prepaid Product & Solutions Group e come responsabile dei prodotti prepagati per l'Europa con sede a Londra. Nel 2012, Lanford è stata nominata la figura più influente nel settore prepagato europeo al primo posto della classifica Prepaid Power 10 da una giuria di suoi colleghi ed è stata nuovamente riconosciuta nel 2013 come la numero uno nella European 2013 Payments Power 10. All'inizio della sua carriera, Lanford ha lavorato per Citigroup negli Stati Uniti e a livello internazionale con Euronet Worldwide, Inc.
  • CFOPrima di entrare in PaySign nel febbraio 2021, Jeffery Baker è stato Executive Vice President, Mergers & Acquisitions presso InComm Payments, una delle principali società private di servizi finanziari con sede ad Atlanta, in Georgia. Durante la sua permanenza presso InComm, Baker ha completato acquisizioni, cessioni, joint venture e investimenti negli Stati Uniti, Canada, Brasile, Hong Kong, Austria, Cina e Colombia. Prima di entrare a far parte di InComm nel dicembre 2011, Baker è stato Chief Development and Strategy Officer presso Global Payments Inc. (NYSE:GPN), una delle società di elaborazione dei pagamenti leader a livello mondiale. Prima di entrare a far parte di Global Payments nell'ottobre 2003, Baker ha ricoperto diverse posizioni di analista azionario senior presso U.S. Bancorp Piper Jaffray, W.R. Hambrecht & Co., SunTrust Equitable Securities e Principal Financial Securities. Baker ha coperto ruoli nei settori delle tecnologie e dei servizi finanziari, business-to-business (B2B), personal computer e storage aziendale per un periodo di 10 anni. Prima di diventare un analista di ricerca azionaria, Baker ha lavorato presso Bank One come analista del credito. Baker è direttore regionale in Georgia della ServisFirst Bank (NASDAQ: SFBS) con sede a Birmingham, Alabama. Inoltre, Baker è stato membro del consiglio di amministrazione di CardCash (USA) e KargoCard (China), nonché osservatore del consiglio di amministrazione di Instant Financial. Il Sig. Baker è stato ospite di vari panel internazionali tra cui il Southern Center for International Studies, la Georgia State University e l'Association for Corporate Growth  Mr. Baker si è laureato alla Texas Christian University di Ft. Worth, Texas, dove si è laureato cum laude con un Bachelor of Business Administration.
  • Mercato di riferimento di PaySign

PaySign opera nel mercato Fintech, e più specificatamente in quello dei pagamenti digitali.

L’uso di carte di debito, rilasciate da società e istituti finanziari, è un settore che negli ultimi 15 anni ha avuto un forte incremento di fruitori; infatti, grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie ICT e la diffusione degli SmartPhone, sempre più utenti utilizzano queste tipologie di pagamento.

PaySign  trae la maggior parte dei ricavi dalla gestione di carte di debito emesse per conto dell’industria che si occupa delle donazioni di Plasma negli USA e di quella farmaceutica, gestendo le transazioni copay che vengono utilizzate dai pazienti che richiedono di partecipare a determinati programmi per le cure mediche.

Quando si tratta di prodotti farmaceutici, i pazienti spesso non possono permettersi i prezzi altissimi dei farmaci per curare il cancro, il diabete, le malattie cardiache, l’artrite reumatoide o altre condizioni costose. 

Quando i farmaci non sono accessibili, i pazienti possono chiedere aiuto iscrivendosi ai programmi di assistenza ai pazienti di un produttore di farmaci, con l’aiuto fornito tramite carte prepagate.

I produttori farmaceutici possono sponsorizzare programmi di assistenza ai pazienti (PAP) che forniscono assistenza finanziaria a persone a basso reddito per aumentare qualsiasi copertura esistente per i farmaci soggetti a prescrizione medica.

Un programma di assistenza ai pazienti (PAP) è un programma gestito da o in associazione con, un'azienda farmaceutica con lo scopo di fornire farmaci gratuiti o a basso costo alle persone a basso reddito non qualificati per altri programmi assicurativi o di assistenza, come Medicaid e Medicare.

Ogni singola azienda ha diverso criteri di ammissibilità per l'iscrizione al loro programma di assistenza ai pazienti.

 

  • Descrizione del business di PaySign

Costruite sulla base di una piattaforma di pagamento solida e affidabile, le tecnologie end-to-end di PaySign rendono accessibili in modo sicuro un'ampia gamma di servizi, tra cui l'elaborazione delle transazioni, la registrazione dei titolari di carta, il caricamento del valore, la gestione degli account dei titolari di carta, la reportistica e l'assistenza clienti. 

La moderna architettura multipiattaforma di PaySign è altamente flessibile, scalabile e personalizzabile ed è in grado di offrire vantaggi in termini di costi e opportunità di guadagno a clienti e partner.

I ricavi di PaySign includono commissioni generate dalle commissioni dei titolari di carta, interscambio, commissioni di gestione del programma di carte, commissioni di elaborazione delle richieste di transazione e reddito di liquidazione; quest’ultimo viene registrato alla scadenza del programma della carta.

In qualità di gestore di programmi a servizio completo, PaySign gestisce tutti gli aspetti del ciclo di vita delle carte prepagate, dalla progettazione delle carte e approvazioni bancarie, produzione, imballaggio, distribuzione e personalizzazione, all'inventario e controlli di sicurezza, rinnovi, carte smarrite e rubate e sostituzione delle carte. 

L'assistenza clienti bilingue è fornita internamente da Paysign ed è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, 365 giorni l'anno tramite agenti in tempo reale, risposta vocale interattiva (IVR) e avvisi SMS bidirezionali.

A titolo esemplificativo, visitando il sito CLSPlasma (https://www.cslplasma.com/), azienda internazionale che si occupa di donazioni retribuite di plasma e cliente di PaySign, si può dedurre la tipologia di servizio che viene offerto. Entrando infatti nell’area dedicata ai pagamenti si scopre l’app “iGive Rewards”, implementata e gestita da Paysign.

 

Caratteristiche specifiche del business di PaySign

PaySign ha i propri uffici in Nevada, in un sobborgo di Las Vegas.

Lo sforzo maggiore di PaySign viene profuso per l’acquisizione di nuovi clienti in tutte gli Stati Uniti, Messico ed Europa. Ad oggi gran parte del fatturato deriva dal mercato del Plasma statunitense.

A causa dell’impatto che il Covid ha avuto sulla gestione sanitaria americana,  Paysign  ha avuto un brusco rallentamento di fatturato nel 2020.

Come si può vedere dalla tabella seguente estrapolato dal bilancio annuale 2020 di PaySign, nel 2019 il fatturato di PaySign era composto al 78% dal mercato del Plasma, per il 21% dall’industria farmaceutica e per circa 1% da altro, per passare l’anno successivo ad una totale dipendenza dal settore Plasma.

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Immagine 4: dati finanziari sintetici di Paysign 2020 – 2019   (fonte Bilancio 2020 Paysign)

Queste sono le dichiarazioni del managemnt di PaySign apparse sul rapporto annuale a tal proposito: “…sulla base del cambiamento di fatti e circostanze recentemente osservate, la Società utilizza il metodo remoto di riconoscimento dei ricavi per i proventi di liquidazione in base al quale i saldi non spesi saranno rilevati come ricavi alla scadenza delle carte e del rispettivo programma. Ciò ha comportato lo storno di tutte le entrate di liquidazione precedentemente riconosciute per tutti gli attuali programmi farmaceutici. Anche i programmi farmaceutici sono stati influenzati negativamente dal COVID-19 poiché i nuovi medicinali farmaceutici sono stati ritardati e le persone hanno limitato la loro esposizione a farmacie e studi medici.”

Dopo un’annata particolarmente dura PaySign è tornata a fatturare anche nel settore farmaceutico e complice anche una riapertura delle frontiere col Messico per i donatori di Plasma, PaySign ha incrementato il fatturato totale eguagliando l’anno record 2019, anche per quanto riguarda il margine lordo.

Di seguito la tabella con Ricavi di PaySign 2021 e 2022:

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 Immagine 5: dati finanziari sintetici di Paysign 2022 – 2021  (fonte Bilancio 2022 Paysign)

Al momento PaySign ha nel suo portfolio circa il 40% dell’industria del Plasma degli USA, a dimostrazione di una buona credibilità e affidabilità nel settore; Paysign  sta concentrando gli sforzi per aumentare la fetta di mercato nel settore farmaceutico ed in quello aziendale e commerciale.

PaySign è molto attiva nella parte commerciale, prendendo parte a fiere e convegni che possano accrescere la credibilità della stessa.

Tra le ultime iniziative di PaySign (consultabili dal loro sito internet) si può segnalare il conseguimento della certificazione Mastercard ed il collegamento relativo alla sua rete, nonché la partnership della società con Spenta, che consentirà l'emissione di carte di debito collegate alle buste paga utilizzando proprio la rete Mastercard.

Nel corso dell’anno peraltro PaySign verrà inserita tra le aziende che comporranno l’indice Russell 3000.

 

  • Posizionamento competitivo di PaySign

PaySign è in competizione con molte aziende Fintech americane, istituti di credito e società di gestione del risparmio.

È estremamente complicato valutare PaySign da questo punto di vista

Il settore è molto frammentato ed in rapida evoluzione e non si può escludere che nuovi contender possano entrare nel mercato in un prossimo futuro.

Per quanto riguarda il settore delle donazioni del Plasma PaySign, come già detto prima, è tra i principali fornitori di carte di debito.

Nei settori farmaceutico e commerciale invece la strada da fare è molta.

A supporto di una crescita prevista PaySign ha superato i cento dipendenti (dai 32 del 2015) e assunto negli ultimi anni, in posizioni chiave, il COO e il CFO provenienti da InComm, un importante player del pagamento digitale negli Stati Uniti.

 

  • I principali competitor di PaySign

Non è facile individuare dei competitor che si occupano esclusivamente di carte di debito nel settore Plasma e farmaceutico.

Esiste, invece, un universo di piccole e medie imprese che si occupano di pagamenti digitali in generale, da carte regalo a quelle prepagate per i viaggi.

Tra queste ne ho individuate un paio che ritengo siano in diretta competizione con PaySign; nessuna delle due tuttavia è quotato in borsa

 

  • Andamento del business di PaySign

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Immagine 6: andamento dei dati finanziari di Paysign 2010 – 2022  (elaborazione dell’autore)

Il grafico rappresenta l’andamento del business di PaySign dal 2010 ad oggi di alcuni aspetti che ritengo importanti.

  • Fatturato: dal 2010al 2019 c’è stata un continuo aumento di fatturato per PaySign, interrotto nel 2020 a causa del Covid.                                                                                             Come già scritto in precedenza, sono stati cancellati molti programmi farmaceutici e anche i centri di donazione Plasma hanno avuto un rallentamento gestionale, il che ha comportato uno “lo storno di tutte le entrate di liquidazione precedentemente riconosciute”. Negli ultimi 2 anni gli sforzi di Paysign si sono concentrati per riportare il valore di questa voce ai livelli del 2019.
  • Flottante Azioni: il numero di azioni in circolazione di PaySign è in lento e costante aumento a causa degli incentivi che la società elargisce alla classe dirigente.                  Questo fatto al momento non comporta grandi preoccupazioni secondo me; essendo Paysign una società giovane e operante in un contesto altamente concorrenziale, vincolare i propri dirigenti con azioni è una pratica condivisibile. Da segnalare che nell’ultimo anno c’è stato un primo “timido” buy-back da parte di PaySign (circa 600k$).
  • Utile: questa voce è la parte più debole delle voci di bilancio di PaySign e che ritengo sia la causa del prezzo sul mercato sottovalutato, a mio parere, delle azioni.                          Come si può vedere dal grafico, a differenza del fatturato, l’utile di PaySign non è tornato ai livelli del 2019, ma a causa di spese di gestione elevate, è rimasto depresso.
  • Cassa Netta: la disponibilità di cassa“reale” di PaySign è in costante aumento.
  • Cassa Vincolata: ritengo sia la voce più interessante; si può vedere come negli ultimi anni l’ammontare dei depositi presso la banca a cui si appoggia PaySign relativi ai titolari dei conti sia cresciuta in modo considerevole.
  • Essendo il fatturato di PaySign legato al numero di transazioni gestite, un aumento di questa voce può indicare un crescente futuro flusso di cassa.

Nei prossimi due grafici invece si evince come un crescente numero di programmi di carte gestiti da PaySign comporti un aumento di assunzioni di personale.

Anche il numero di carte in circolazione ed i ricavi seguono questo trend.

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Immagine 7: andamento dei numero dipendenti e programmi di PaySign 2016 – 2022  (elaborazione dell’autore)

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Immagine 8: andamento dei titolari carte e ricavi di PaySign 2016 – 2022  (elaborazione dell’autore)

Multipli di PaySign

  • EV/NI = 39
  • EV/NIavg = 9
  • EV/FCF= 9
  • ROI = 11%
  • Ebit% = 3,2%
  • PFN = 77M$
  • Revenue growth rate = 15%
  • N. azioni: 53 Milioni
  • N. azioni in circolazione: 53 Milioni
  • N. azioni proprie:300K

 

Fattori di rischio di PaySign

  • Ingresso nel mercato di riferimento di nuovi competitor;
  • Introduzione sul mercato di Plasma sintetico, rendendo i centri di raccolta obsoleti;
  • PaySign ha due contenziosi in essere, relativi a cause intentate da ex dipendenti;
  • L’ammontare di danni a riguardo non è prevedibile dalla società;
  • Rischio di attacchi hacker ai sistemi di PaySign;
  • Possibilità di fallimento dell’istituto di credito a cui si appoggia la banca;
  • Difficile rapportare PaySign con competitor diretti (mancanza di dati reperibili).


 Perché PaySign  è interessante

  • Una buona parte delle azioni di PaySign appartiene ai vertici societari;
  • Ampi margini di miglioramento di PaySign in tutte e le tre sezioni del business;
  • Crescita costante del fatturato e della cassa di PaySign;
  • Nessun debito particolare in essere per PaySign;
  • Recenti acquisti da parte di diversi fondi di investimento

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  • Nel corso dell’anno PaySign dovrebbe essere inserita nell’indice Russel3000. Questo potrebbe presentare una salita dei prezzi delle azioni considerando la relazione tra indici borsistici ed ETF.
  • La voce più critica di PaySign, quella degli “utili”, è strettamente legata a spese gestibili e non a costi intrinseci.
  • La recente assunzione da parte di PaySign di figure quali CFO e COO con un’ottima esperienza nel settore.

 

Conclusioni

Ritengo che PaySign sia una società solida, ben gestita ed in crescita.

Il rallentamento relativo al Covid è stato superato.

Penso che nel prossimo futuro possa ampliare la sua fetta di mercato sia nel settore commerciale che in quello farmaceutico.

 Il management di PaySign è allineato con la società e si è arricchito di figure importanti.

L’invecchiamento della popolazione negli Stati Uniti e l’aumento delle classi indigenti potrà portare ad un ulteriore aumento del numero di carte di debito gestite.

Anche il numero di donatori di Plasma non è destinato a calare.

Il prezzo attuale di mercato di PaySign (2.40$/share) è in linea col valore della società secondo il metodo del DCF con crescita a 0%.

Penso che ipotizzare una crescita per i prossimi 5 anni del 10% sia plausibile, il che porterebbe ad un margine di sicurezza per un eventuale acquisto del 20-30%.

 

 

 

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